Pangiallo
Per me Natale è diventato anche Pangiallo, fa parte della tradizione di casa di mio marito. Lo preparava sempre mia suocera, che è di madre friulana ma di padre romano.
E proprio la tata di suo padre - nonno Enzo - le aveva insegnato questo dolce natalizio tipico di molte zone del Lazio. Un dolce ricco di frutta secca, che ricorda proprio l’usanza degli antichi romani di distribuire dolci dorati durante la festa del solstizio invernale in modo da favorire il ritorno del sole…
Tanta frutta secca unita a miele, e poca farina, quel poco che serve per amalgamare gli ingredienti. Non tutti mettono lo zafferano, ma questa è la versione della tata Mena, e ve la passo proprio come è arrivata a me. Infatti, esistono molteplici versioni, al di là della diversa proporzione tra ingredienti che sono più o meno gli stessi, c'è anche una versione con pasta pane, ma dal sapore completamente differente.
E' un dolce che può essere conservato per lungo tempo, per questo può essere un'idea regalo per amici e parenti, e i regali golosi, si sa. sono sempre molto graditi!
Happy cooking!
Ingredienti
500 g di miele
100 g di mandorle
100 g di noci
100 g di fichi secchi
50 g di uvetta, fatta rinvenire in poco rum
50 g di nocciole
Buccia grattugiata di 1 arancia
1 bustina di zafferano
Farina 0 oppure farina di riso
Procedimento
Scaldare il forno a 170°C.
Scaldare il miele con mezzo bicchiere di acqua, unire la buccia grattugiata dell’arancia, mandorle, noci, fichi secchi tagliati a pezzi, uvetta, nocciole.
Unire lo zafferano sciolto in poca acqua e circa 50 g di farina, per poter amalgamare gli ingredienti.
Spegnere il fuoco, fare raffreddare.
Con le mani bagnate formare dei panetti da disporre su teglia foderata con carta forno.
Cuocere per circa 40 minuti.