I celli pieni al miele
Miele, mandorle, arancia, cannella... Sono gli ingredienti che ricorrono spesso nei dolci abruzzesi del periodo natalizio. Lo sono anche in questi celli (uccelli) che si preparano puntualmente ogni anno, da sempre, in casa di mio padre, e che sono poco conosciuti in altre zone d’Abruzzo.
I celli pieni, infatti, sono dolcetti diffusi un po' in tutta la regione, nel ripieno hanno come base la scrucchiata, la tipica confettura d'uva (Montepulciano), mentre in questi c'è il miele, cotto con acqua, mandorle, noci, scorza d'arancia “fino a quando il composto si staccherà dalle pareti” direbbero le nonne.
La pasta all’esterno…. ah… che indecisione! Quella più antica, che è la più semplice e più "povera", prevede 1 uovo intero, 1 cucchiaio di zucchero e “la farina che si tira!”, niente grassi, ma capace di esaltare la dolcezze e la ricchezza di aromi del ripieno. L’ho provata lo scorso anno e mi è piaciuta, ma ricordavo d'aver assaggiato un impasto diverso, così quest’anno, prima di mettermi all’opera, ho fatto due telefonate strategiche, ed ho scoperto che sia mia zia (Felicetta, sorella di mio padre) sia una cugina di mio padre (Gianna), ne preparano una molto più “ricca”. Se vi passo quella di Gianna se ne risente sicuramente zia Felicetta, così eccole entrambi, non vi dirò quale ho fatto, provate a scoprire…
Happy cooking!
Ingredienti
Per il ripieno
500 g di miele millefiori
125 ml di acqua
100 g di mandorle
100 g di noci
1 chiodi di garofano
La scorza grattugiata di 1 arancia
½ cucchiaio di cannella
(pangrattato)
Per l’involucro
La pasta “antica”:
5 uova
5 cucchiai di zucchero
Circa 400 g di farina
1 cucchino di lievito in polvere
(mia aggiunta che conferisce morbidezza all’impasto)
1 pizzico di sale
La pasta di Gianna:
15 tuorli
200 g di zucchero
200 ml di olio extra vergine d’oliva
50 ml di liquore all’arancia
600 g circa di farina 0
Un pizzico di sale
La pasta di zia Felicetta:
10 tuorli
100 g di zucchero
100 g di strutto
circa 400 g di farina 0
1 pizzico di sale
Procedimento
Per il ripieno portare a bollore il miele con l’acqua, le mandorle e le noci tritate con il chiodo di garofano. Abbassare la fiamma e far cuocere per 1 ora circa, fino a quando il composto inizierà a staccarsi dalle pareti, unendo, se necessario del pangrattato. A fine cottura unire la scorza grattugiata di arancia e la cannella.
Per la frolla montare in una ciotola i tuorli con lo zucchero, unire a filo l’olio ( o lo strutto, il liquore, con il mestolo di legno la farina setacciata, trasferire il tutto sul piano di lavoro, lavorare brevemente, avvolgere nella pellicola e fare riposare in frigorifero per 1 ora.
Scaldare il forno a 170°C.
Stendere la pasta sottilmente, ricavare dei rettangoli di 8x5 cm, utilizzando la rotella dentellata.
Mettere il ripieno al centro, per il lungo, piegare, chiudere i lembi, dare forma di uccelletto (come si farebbe per un serpente in miniatura), cuocere in forno caldo per 20 minuti. Una volta cotti e raffreddati, servire con una spolverata di zucchero a velo mista a cannella appena macinata.