Crostata di crema al limone
Ci sono quei dolci classici che non deludono mai. E vanno bene in ogni stagione, proprio come questa crostata.
Posso farla mille volte, con varianti nella frolla e nel ripieno che a seconda della stagione “gioco” a renderla diversa. In primavera, quando giungono a maturazione i limoni degli alberi del giardino dei nonni, ne faccio incetta e aggiungo la scorza grattugiata. D’inverno, lo stesso dolce con del cognac e/o scorza d’arancia avrà tutt’altra connotazione.
Come spesso ripeto, non abbiamo bisogno di ricettari con migliaia e migliaia di ricette. Abbiamo bisogno di semplicità e certezze. Come può essere un dolce di casa che abbiamo infornato tante volte e siamo certi del risultato. Quello che possiamo fare è accostarlo a salse che trasformeranno quel piatto. Questo sì è un modo per aggiungere qualcosa di personale e cambiare gusto.
Salse di frutta o al cioccolato. O, molto semplicemente, una confettura di frutta diluita con del liquore. Se chiudo gli occhi immagino già questa crostata con un po’ di amarene di mamma. La scorta è finita, aspettando le nuove…
Happy cooking!
Per la pasta frolla:
70 g di burro freddo
40 g di zucchero a velo
2 tuorli
150 g di farina 00
mezzo cucchiaino essenza di vaniglia
sale
Il ripieno
170 ml di panna
170 ml di latte
80 g di zucchero semolato
2 uova
la scorza grattugiata di metà limone non trattato
Per la pasta frolla, lavoro lo zucchero a velo e il burro in un robot da cucina. Aggiungo i tuorli e l’essenza di vaniglia. Infine, unisco la farina, setacciata, impasto brevemente, tolgo dal robot, formo un panetto, avvolgo nella pellicola e faccio riposare almeno 30 minuti in frigorifero.
Intanto scaldo il latte e la panna con zucchero e la vaniglia e scorza di limone.
Batto le uova con la frusta, unisco atte e panna passati al colino e conservo in frigorifero.
Scaldo il forno a 180°C.
Stendo la pasta e fodero uno stampo per crostate ben imburrato. Punzecchio con i rebbi di una forchetta.
Copro con carta forno e metto dei pesetti (bene del riso o legumi secchi). Dopo dieci minuti rimuovo la carta e pesetti.
Verso la crema e inforno abbassando 20 minuti circa. Io, confesso, l’ho dimenticata in forno spento, la superficie si è un po’ colorita…
Hai già acquistato i miei libri? Dai uno sguardo qui.
Se non sei iscritto alla newsletter, ti consiglio vivamente di farlo, orni settimana tanti spunti di cucina e cultura della tavola. Puoi farlo qui