Frittata con cime di rape e salsiccia
Il panino con la frittata a mio avviso rimane in assoluto uno dei più golosi, e sapete perché?
Sono cresciuta in un piccolo centro. Punti di riferimento, da piccola, erano la scuola, e la parrocchia. E poi le suore, che ancora oggi gestiscono un asilo, e in quei locali si andava per il catechismo. Erano loro, le suore, che organizzavano le gite domenicali “fuori porta”.
Si partiva prestissimo - e chi riusciva a dormire la sera prima? -, così di buon mattino si era già a Roma o Napoli, oppure nelle vicine Marche. A volte si arrivava in Umbria… Si visitavano chiese e santuari, ma anche monumenti e mostre.
Quando gli studi (della scuola media) divennero più impegnativi e quando iniziai a preferire le chiacchierate o il cinema con le mie amiche, non partecipai più a quelle gite, ma in me rimane vivo il ricordo di alcuni luoghi visitati con loro, ricordo le canzoni che intonavano durante il viaggio e, ovviamente, il momento del pranzo, che era “al sacco”.
Uno sfoggio-sfida di panini. Si sentivano tutti i profumi della terra! Mia zia Felicetta, che andò sposa in età “avanzata” (quarantenne), ai tempi era single (o zitella che dir si voglia) ed era assidua frequentatrice di quelle gite, era lei che portava me e mia sorella Daniela. E, soprattutto, era la creatrice di favolosi panini. Con il prosciutto, soprattutto per mia sorella, lei tanto delicata, mangiava poco, e andava avanti a cioccolato. A volte con la cotoletta, o con la fettina di carne alla pizzaiola. Ma io non li prendevo in considerazione. Io preferivo quelli con la frittata!
Con la scamorza, oppure con le patate per i piccoli; per le signore, preparava quella con i carciofi o gli asparagi… E poi c’era quella per i veri i gourmet, con i peperoni (d’estate), o con la salsiccia (d'inverno). A volte, oltre alla salsiccia, anche le rape, o cime di rape che dir si voglia. Io, all’ora di pranzo, non volevo di certo essere considerata tra i piccoli, e zia lo sapeva, a me preparava una piccola porzione di quello “da grandi”.
Ingredienti
6 uova
500 g di cime di rapa
100 g di salsiccia, spellata
2 spicchi d’aglio
1 piccolo peperoncino
100 di Olio extra vergine d’oliva
Sale
Procedimento
Mondare le cime di rapa, eliminando le parti più dure. Lavale bene, cuocerle in acqua bollente salata. Scolarle.
In una padella antiaderente scaldare 3-4 cucchiai di olio con gli spicchi d’aglio, unire la salsiccia sbriciola e portarla a cottura.
Aggiungere le cime di rapa cotte, tagliate a tocchetti, farle insaporire. Unire anche dei pezzetti di peperoncino.
Intanto, battere in una ciotola le uova, salare.
Versare le uova nella padella e rimestare con un cucchiaio di legno fino a far rassodare il composto, poi girarla utilizzando un coperchio, e farla cuocere anche sull’altro lato.
Trasferire sul piatto di portata e servire.