Francesca D'Orazio

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Il peperone dolce secco

Nella mia dispensa non manca mai il peperone dolce, secco. Un peperone particolare però, che cresce con la testa all’insù, a “cocce capammonte”. Si coltiva un po’ in tutto in tutta l’Abruzzo, ma va ad Altino il conoscimento dell’eccellenza, e da un decennio è stata creata un Associazione per lo studio, e la conservazione e valorizzazione di una varietà antica. 

Il peperone, qui detto anche paesanello, viene raccolto quando il colore diventa rosso intenso, si infilza, con ago e spago all’altezza del peduncolo, e si forma la tradizionale collana, il “crollo”. 

Il sole e l’aria farà quel lavoro che da sempre sanno fare al meglio, e regalano ai peperoni secchi un gran sapore. Poi un passaggio in forno (in quello a legna, preferibilmente!) per completare quel lavoro meticoloso che richiedono. 

A questo punto possono essere sbriciolati o ridotti in polvere, oppure lasciati interi, perché fritti sono davvero qualcosa di unico!  Senza peperoni dolci secchi non esisterebbero bontà uniche come la ventricina del vastese, il baccalà arrostito che per molti è il piatto della Vigilia di Natale, la fracchiata, pizze ‘e fujiie, polenta con rape e fagioli, oppure i semplici spaghetti aglio e olio, che grazie al peperone si colorano di rosso. Adesso da provare anche con Zucca e fagioli

Ma di ricette ce ne sono davvero tante se volte sbizzarrirvi basta cercare sul sito peperone dolce secco!

Happy cooking!



Le foto sono state realizzate presso l’azienda agricola Terrafonte, Altino (Ch) che ringrazio.

Via Briccioli, 24 – 66040 Altino (CH)
(+39) 348 21 08 834 terrafonte@gmail.com