Polpettine di pesce
Le polpette nascono dalla necessità e desiderio di non sprecare quanto cotto in eccesso ed avanzato. Basti pensare a quelle del dì dopo una festa celebrata con un buon brodo di carne..
A casa nostra, il più delle volte, si fanno di proposito, e per casa nostra in questo caso intendo quella dove sono cresciuta - dove oggi vive mamma, da sola - e che, soprattutto d’estate, in alcune giornate, si riempie di figli e nipoti. Dunque per i piccoli (ossia i 6 nipoti,) dai 13 ai 33 anni (presto arriverà un piccolo che segnerà l’inizio di un’altra generazione! Evviva!!!) mamma è sempre pronta a preparare i manicaretti della nostra infanzia, le patate fritte, le cotolette, la chitarra con il suo sugo di pomodoro, grandi cofane (ciotole) di pesche già tagliate perché i piccoli si sa sono pigri e mai sbuccerebbero la frutta... E poi, quelle, sempre loro, le tanto amate polpette. Di carne sono la normalità, perché poi, lo stesso impasto, serve per preparare le polpettine, con cui farcire timballi o completare la chitarra della domenica. Ultimamente, vista la gran fatica di far mangiare ai piccoli il pesce (sapete, vi fa tanto bene, alimenta il vostro cervello…), caparbia com’è (segno zodiacale: leone) ha fatto la gioia dei nipoti (ma prima ancora la sua) preparando delle squisite polpettine di baccalà (sostituibile con altre tipologie).
Io non credevo ai miei occhi: quando sono entrata in cucina ne avevo viste una montagna, e tra me pensato “che esagerata, come sempre dose da esercito”. E invece, pensate per i piccoli, anche noi grandi abbiamo gradito così tanto che non ne è avanzata neppure una!!!
Happy cooking!
Ingredienti
500 g di baccalà dissalato
100 g di mollica di pane casereccio
200 ml di latte
(1/2 spicchio di aglio, tritato)
(1 cucchiaio di prezzemolo finemente tritato)
2 uova di media dimensione
40 g di grana grattugiato
farina
2-3 uova
pangrattato (oppure granella di pistacchi)
olio d’oliva per la frittura
sale
pepe
Procedimento
Bagnare la mollica di pane nel latte, quindi strizzarlo per bene.
Tritare il baccalà (a mano oppure in un robot da cucina, meglio ancora nel tritacarne), facendo attenzione d’aver precedentemente eliminato le lische.
Radunare in una ciotola il baccalà, il pane, l’aglio, il prezzemolo, le uova, un pizzico di sale, e amalgamare il tutto fino ad ottenere un impasto morbido.
Formare le polpette, passarle prima nella farina, poi nelle uova battute, quindi nel pangrattato.
Scaldare abbondante olio e friggerle in olio ben caldo.
Scolarle, disporle su carta assorbente e servire ben calde.
Volendole preparare in anticipo, si possono scaldare in fornomolto caldo (200°C) e spento appena messe dentro.
I più piccoli le gradiranno con salsa ketchup.
Varianti:
unire al composto
un cucchiaio di uvetta ben lavata rinvenuta in acqua tiepida e due cucchiai di pinoli tostati
3 cucchiaini di scorza di limone grattugiata e del basilico tritato
per un sapore più orientale, dello zenzero e scorza grattugiata di lime, coriandolo trito, peperoncino
spinaci cotti e sminuzzati
per celiaci: al posto del pane, una patata lessata e schiacciata, per la doratura e cottura utilizzare farina di mais e fiocchi di mai tritati.