Francesca D'Orazio

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Scrigno di noci con pere e salsa di cioccolato

Questo buon dolce ha una sua storia, una storia dolce-amara, e ve la voglio raccontare.

Molto ruota intorno a  Paola Sucato. Lei è persona straordinaria, un vulcano di idee, e tra le tante ne ha avuto una che a me è subito piaciuta molto, diversa dal solito contest, molto “stuzzicante”. Si tratta di Adotta uno Chef Chic (che sta per Charming Italian Chef ), prevede un sodalizio temporale tra una blogger, che si impegna a comunicare il mondo dello Chef “adottato” e del suo ristorante, e lo Chef, che farà entrare nella sua cucina la blogger per condividere il dietro le quinte di un lavoro che così tanto affascina.

Appena saputo dell’iniziativa, non ho avuto dubbi, ho aderito immediatamente, e così ho partecipato alla presentazione del progetto, che si è avuta a Cavalese, lo scorso 8 Ottobre.

Io e Paola ci eravamo incrociate in più occasioni ma senza mai presentarci, io sapevo di lei, lei di me, ma la mano ce la siamo stretta solo quella mattina. Abbiamo viaggiato insieme, io e lei sui sedili posteriori della macchina di Sergio Vineis, mio amico, lo chef che ho scelto di ‘adottare’.

Durante il viaggio abbiamo parlato di tutto, soprattutto io e lei, a cominciare dai blogs, i social (devi essere più social, scarica quest’app, e quell’altra, guarda qui, registrati su Foursquare, devi twittare sì, Paola, provvederò!) i mariti (Marco, il suo, Luca, il mio, entrambi spesso in viaggio, il Giappone, la Cina, vite frenetiche, pressione alta…), Milano, i figli (ah, l’adolescenza…) le scuole (help!). Viene fuori che Rebecca (sua figlia) e Lele (mio figlio) si conoscono bene, hanno fatto parte della redazione del giornalino del liceo Parini...

Tra me e Paola è subito simpatia, c’è quel qualcosa che senti a pelle. Lei Capricorno, io Cancro (se vogliamo parlare di segni, visto che lei è pure astrologa!), ma sì, può funzionare mi dico, anche mia sorella è del Capricorno e con lei vado molto d’accordo.

Il viaggio verso le Dolomiti prosegue, si parla di cucina di casa e quella di ristorante, Sergio ogni tanto dice la sua, racconta del brodo con le scrippelle assaggiato a casa mia, Paola non ha mai assaggiato le scrippelle, dice che lei prepara spesso il brodo la domenica mattina, è così comforting (anche per me, ma io la domenica sono più di ragù, di arrosto). E la cosa mi rimane impressa. Inviterò Paola e Marco (Zamperini) a cena e per loro preparerò il brodo con le scrippelle, penso tra di me, mentre già controllo l'agenda.

Dopo qualche giorno, proprio la domenica successiva, mentre sono in casa e preparo il brodo per dei canederli, mando  un messaggio a Paola,  “sto preparando il brodo”, e lei.. “booonoooo”. Le mando la foto della zuppiera, decido di non andare oltre, di non mandarle il messaggio successivo che avevo iniziato a scrivere “Venite da noi a cena il 22? Ci sono degli altri amici nostri.....”.

Non l’ho fatto perché preferivo invitarli con una telefonata… Mi ripropongo di chiamare Paola il lunedì mattina… ma l’indomani, quel lunedì mattina presto, al pc, rimango attonita, sui social girano le immagini di Marco, i ciao Marco, le tante frasi, i tantissimi articoli e video…

Il 22, come da programma, ho fatto la cena prevista. Marco e Paola non sono venuti, lui è partito... e chissà se sapendo del mio invito avrebbe rimandato quel viaggio…

Vedi Marco, io non sono riuscita a conoscerti di persona, e la cosa mi è dispiaciuta molto, troppo. Ti ho conosciuto tramite la rete, i tanti racconti… E quel dolce che avevo pensato di fare per la cena io l'ho preparato proprio il 22, ed ho pensato spesso a te, a te con Paola che avreste dovuto essere con noi ed i nostri amici intorno al tavolo.

Avevo pensato ad un dolce con pochi grassi e tante noci, antiossidanti, che potesse però essere goloso e adatto alla stagione. Io una porzione l’ho riposta per te, per fotografarla e metterla in rete, so che la vedrai e forse mi regalerai uno dei tuoi bei sorrisi…

Happy cooking!

Ingredienti

Per 8 persone

180 g di albumi

150 g di zucchero

250 g di noci (di Sorrento), tritate

1 cucchiaino di cremor tartaro

1 cucchiaino di scorza grattugiata di arancia

Un pizzico di sale

2 pere Kaiser, tagliate a dadolata

2 cucchiai di zucchero di canna

20 g di burro

40 ml di liquore all’arancia

per la salsa al cioccolato

80 ml di acqua

80 g di zucchero

100 ml di panna

40 g di cacao amaro

Procedimento

Scaldare il forno a 170°C. imburrare 8 stampi per muffuns (oppure quelli il alluminio usa e getta).

Preparare le tortine: montare gli albumi aggiungendo lo zucchero, poco alla volta, unire anche il cremor tartaro ed il sale.

Unire le noci tritate e la scorzetta di arance, mescolando delicatamente con una spatola per non far smontare il composto.

Trasferire negli stampi imburrati, cuocere in forno caldo per 25 minuti circa.

Intanto cuocere le pere: scaldare una padella con il burro e lo zucchero, unire le pere tagliate a dadolate, fare colorire, versare il liquore e lasciare evaporare, spegnere il fuoco e fare intiepidire.

Preparare anche la salsa: portare a bollare l’acqua con lo zucchero, aggiungere il cacao e la panna, mescolare con una frusta, portare a bollore, togliere dal fuoco, passare al setaccio, e lasciare intiepidire.

Una volta pronte le tortine, togliere la calotta superiore, togliere una piccola parte centrale per poter mettervi della salsa di cioccolato e delle pere.