Yusheng, per celebrare il nuovo anno cinese
Sin dall’antichità la luna ha cadenzato il cambio del mese, influenzato la vita domestica e agricola, sollecitato nascite. Nella cultura cinese questo calendario è tuttora molto vivo e l’arrivo del nuovo anno, coincidente la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, è celebrato ancora oggi in modo spettacolare.
Sono quindici i giorni dedicati al capodanno lunare - letteralmente "capodanno agricolo", festa di Primavera -. Ogni anno è dedicato ad un segno animale differente, poiché secondo un'antica leggenda, in Cina viveva un mostro chiamato Nian che usciva dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani; l'unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo, sempre secondo la leggenda, l’arrivo del nuovo anno deve essere accompagnata da canti, e rituali propiziatori e scaramantici. Ne è un esempio la danza del leone, una tradizione praticata durante le feste nella quale si sfila per le strade inseguendo una maschera da leone, che rappresenterebbe il Nian.
Le celebrazioni durano ben 15 giorni, ma i preparativi cominciano molto tempo prima, dalla casa, che dovrà essere pulita a fondo per scacciare la sfortuna e gli episodi cattivi che hanno segnato l’ultimo anno e quindi decorarla con oggetti, fiori, piante e simboli caratteristici: i pesci, i lingotti d'oro e argento, dalla forma caratteristica, portatori di prosperità e ricchezza.
Si prepareranno i vestiti - non deve mai mancare qualcosa di rosso - i regali, da portare a parenti e amici, le tradizionali buste rosse, che conterranno dei soldi da dare soprattutto ai più giovani (hong bao), e le arance, da portare con sè nelle case dove si andrà a fare visita durante le festività, con lo scambio di auguri insieme alle tipiche frasi di gioia e felicitazioni.
La sera della vigilia ogni famiglia si riunisce intorno alla tavola, il banchetto è il più sontuoso dell’anno, fino a 12 portate, e ogni regione dell’Asia ha i propri piatti tradizionali e benauguranti. Nei giorni successivi si faranno visita a parenti e amici stretti, ci si dedicherà al ricordo dei defunti, con le preghiere e l’accensione di candele ed incenso, si andrà al tempio, si assisterà alla sfilata allegorica in cui un leone di cartapesta sfila per le strade, ed ai fuochi artificiali. L’ultimo giorno, il quindicesimo, quello che conclude le festività, è dedicato alla festa delle lanterne, durante la quale le famiglie escono per le vie cittadine con in mano lanterne accese e colorate. Fuori dalle case si accendono candele, per guidare gli spiriti beneauguranti alle abitazioni.
Questo invece è il piatto che si mette a tavola dal settimo giorno che è considerato il giorno del compleanno comune, in cui ogni persona diventa più vecchia di un anno.
Yusheng è una tipica insalata a base di pesce crudo, la parola cinese per "pesce" è omofona a quella per "abbondanza" quindi, questo piatto è simbolo di vigore e prosperità. Pare che questa tradizione sia nata tra i pescatori della costa del Canton che per il settimo giorno del Capodanno usavano preparare banchetti con quanto pescato in mare. Una tradizione poi importata nella colonia britannica della Malaysia, dove le bancarelle che vendevano porridge iniziarono a vendere dei piatti di pesce crudo composti, oltre che di pesce, anche di strisce di carote e rape condite con olio, aceto e zucchero mischiati secondo i gusti dei clienti.
Lo Yusheng moderno è nato ufficialmente nel 1964, nel ristorante Lai Wah di Singapore, inventato dal capochef Than Mui Kai e dal suo assistente Tham Yu Kai. Da allora la tradizione dello Yusheng moderno si è espansa in tutto il Sudest asiatico.
L'insalata odierna risulta essere dolce e ricca di tanti ingredienti simbolici ( circa 27!), ognuno ha la propria funzione, a cominciare dal pesce (salmone) che, come detto, è simbolo d'abbondanza, il lime o pomelo, per auspicare la buona fortuna, la radice verde, simbolo di eterna giovinezza, salsa di prugna per la dolcezza, delle frittelle croccanti perché ci siano soldi nell'anno... Ci sono anche aceto di riso, olio di sesamo, peperoncino, carota, rapa, medusa, zenzero, arance essiccate al sole... Di tutto, ognuno apporta qualcosa di differente.
Molto particolare il rituale conviviale: questo piatto dai mille colori viene portato in tavola, posto al centro, e, a turno, si fanno saltare in aria gli ingredienti dell'insalata con le bacchette pronunciando la frase augurale Jixiang Hua. Secondo la tradizione, più in alto si riesce a lanciare il cibo, più si avrà fortuna nell'anno venturo.
Durante il mio recente viaggio a Singapore ho potuto partecipare più volte a questo rito. Mi diverte sempre tanto alzare in alto questi ingredienti con le lunghe bacchette. E speriamo sia stato davvero di buon auspicio!
Gong Xi Fa Cai (letteralmente, congratulazioni per la tua salute), auguri, buon anno della Capra!