Grissini di saragolla

Il termine Saragolla è di origine bulgara: sarga ( giallo) golyo (seme). E sembra che fu proprio una tribù nomade Protobulgara a portare il Triticum bulgaricum dall’Egitto alle sponde dell’Adriatico 400 d. C.

Il grano di saragolla è fa parte della famiglia dei grani duri, ricco di proteine, quindi molto indicato per pasta e pane, coltivato in area abruzzese e in più parti del sud Italia.

Con il peso dei sui chicchi e qualche folata di vento si piega facilmente su se stesso e la raccolta deve essere fatta prettamente a mano, motivo per cui nel tempi fu eliminata dalla nostre colture.

C’è chi, prodigiosamente, in Abruzzo ha ripreso per primo a coltivarlo, il suo nome è Giulio Fiore Amadio, di Torano (Te), è mugnaio, agronomo ed esperto di alimentazione, ha ripiantato questo  grano che ha caratteristiche molto simili a quello del Kamut, che, attenzione, non è una varietà, ma è invece un marchio brevettato negli Stati Uniti.

Avendo trovato la farina ho deciso di fare un po' di prove e questa è quella successiva al pane, ed alla focaccia e di prove ne farò ancora perché sono entusiasta del risultato, un sapore straordinario…

Happy cooking!

Ingredienti

250 g di grano saragolla

5 g di lievito di birra

10 g di zucchero

20 ml di olio extra vergine d’olia

5 g di sale

Procedimento

Sciogliere il lievito in 30 ml di acqua, impastare la farina con 250 ml di acqua tiepida, unire lo zucchero, l’olio ed infine il sale.

L’impasto risulterà morbido ma non appiccicoso.

Ungere una ciotola e disporvi l’impasto, coprirlo con pellicola, farlo lievitare fino al raddoppio del volume.

Stendere l’impasto sottilmente, tagliare tante striscie lunghe, stendere sottilmente. Disporle su teglie federate con carta forno.

Scaldare il forno a 190°C.

Quando caldo, cuocervi i grissini per 20 minuti circa

Insegnante di cucina, in Italia e all’estero. Organizzo piccoli e grandi eventi, scrivo di cucina, amo ricevere amici a casa, per me ogni singolo giorno è speciale, e mi piace rendere speciale anche il piatto più semplice.

Amo i colori, e non potrei mai fare a meno dei fiori. Adoro viaggiare, andare per negozi e mercati alla ricerca di accessori per la casa e le mie tavole.

Colleziono piatti, tazze, tessuti, biancheria e ovviamente tanti tanti libri di cucina!